L'acqua toglie la sete, il cibo toglie la fame, il vino toglie i pensieri!
giovedì 31 maggio 2007
Quest'anno scelgo il fratello povero....
Che danno avere un fratello maggiore importantissimo !
Si rischia di vivere nell’ombra per tutta la vita senza mai un raggio di sole o un attimo di popolarità.
Questa è la sorte che è toccata in dote al Rosso di Montalcino, schiacciato sempre in seconda fascia dall'importanza del fratello maggiore Brunello.
Ma…ma…ma…in questi giorni fanno “capoccella” sugli scaffali delle enoteche e della grande distribuzione i primi brunelli targati 2002 che, secondo me, non sono proprio il massimo della qualità e della bontà.
Anche'essi "pagano dazio" ad un'annata che per il vino non ha dato grandi soddisfazioni.
A lato, o sotto, o sopra ad essi ci saranno circa settecentomila bottiglie della riserva dell’anno precedente che difficilmente avranno un prezzo economico,anzi…
Ma un po' piu' sotto,o un po' piu' a lato, o un po' più sopra...ci dovrebbero essere anche i fratelli poveri: i Rossi di Montalcino.
Che sia l’occasione giusta per assaggiarne un bel po’ di "tipi"?.
L’annata che sta entrando in commercio è il 2005 ed è un’annata tra l’ottimo e l’eccezionale, per di più ad un prezzo medio di 8-14,00 Euro a bottiglia , un po’ per tutte le tasche.
Pur non essendo un intenditore del settore, ma soltanto un grande appassionato, mi permetto di consigliare alcuni Rossi che ho avuto modo di assaggiare o che mi son stati raccomandati da alcolisti anonimi, nemmeno tanto anonimi, come me.
Cominciamo con delle cantine evergreen.
Le Macioche e Lisini su tutte.Il Lisini molto giovane e molto più beverino che in passato.
Le Macioche floreale, ma dai toni aspri con una pesca evidente e molto piacevole.
Anche il Piancorello conferma gli ottimi standard del passato, già molto aperto , è corposo e strutturato.
A seguire, fra quelli che ricordo, da gustare senza indugi consiglierei il Rosso di Gorelli con un bel naso lungo alla mora e ciliegia oppure il Rosso di Siro Pacenti freschissimo e fine, ma forse un po' troppo caramellato.
E poi ancora: Ferrero, Val di Cava, Baricci, Sesta di Sopra fresco e intenso, l’immancabile Poggione un po’ sotto lo standard dell’annata, il Mastrojanni con un tannino dolce in chiusura etc,etc.
Prometto a tutti, semmai v’interessi, di continuare ad aggiornare il “pezzo” utilizzando i commenti per segnalare altri ottimi Rossi 2005.
mercoledì 30 maggio 2007
Siamo una squadra fortissima...
La prima idea di fare un blog è stata un lampo in mezzo ad un fiume di vino.
Tanto tempo fa, tra un bicchiere e l'altro Stefano parlò, anzi sussurrò nella bolgia, circa la possibilità di metter su uno spazio virtuale tutto nostro che ci potesse mettere a contatto con il "mondo".
Volevamo un posto dove raccontare i nostri incontri, le nostre sbevazzate, le nostre abbuffate...ma non eravamo sicuri di poterlo fare bene.
Un blog è una cosa tra il serio e lo scherzo, ma ha bisogno di tempo, di argomenti, di passione.
Sembrava impossibile ed invece...eccoci qua.
Abbiamo contatti in tutto il mondo: dagli Usa alla Malesia, dall'Argentina alla vicina Svizzera e poi ancora Spagna, Germania, Francia, Turchia, Australia,etc,etc.
Il numero di visite e di pagine visitate cresce ogni giorno di più come l'interesse intorno alla nostra piccola scommessa.
In alcuni giorni l'interesse verso i nostri pezzi è davvero grande e la cosa ci fa felici, ma ci imbarazza anche un po'.
Adesso ci rivolgiamo a Voi amici di tutto il mondo.
Contattateci al più presto, raccontateci delle Vostre bicchierate oppure spiegateci qualche Vostra ricetta tipica.
Non abbiate mai timore di mettere un commento, di fare una domanda o di chiederci chiarimenti.
Vogliamo "crescere" ancora e siamo speranzosi di farlo insieme a Voi.
Il Melmo Staff.
martedì 29 maggio 2007
Conosciamo meglio i Melmo's members...
Durante i Melmo-day si presenta sempre con delle torte salate originalissime e con un nasino da sommelier da far concorrenza ai migliori sulla piazza...anche se poi lei si schernisce dicendo che non è vero.
Non ho ritrovato nell'archivio alcune foto della "soggetta" al mitico Cantinello che l'avrebbero rappresentata molto bene come perno fondamentale della Melmo-compagnia...
Vai con l'intervista !
E' un'allegra combriccola di ubriaconi e magnoni.
2)Associa un aggettivo per ogni Melmo's members...
Non sono aggettivi...
Andrea... è stupido ;
Stefano...the blogman ;
Roberta...la regina della casa ;
Simona...è stupida più o meno di Bob ;
Marco...è l'anima del Melmo ;
Manena...la donna delle mille risorse ;
Igor...hi hi hi.
3)Il Melmo-day che ti è piaciuto di più tra quelli fatti ?
Tutti, perchè vi amo.
4)Devolveresti in beneficenza il ricavato di un giorno di lavoro per vincere il Melmo ?
No, non m'interesa vincere (solo al Melmo).
5)Bianchista o rossista ?
Rosso for ever (grazie a nonno che mi hai fatto crescere con sani pricipi...)
6)Sempre in tema di vino:nordista o suddista ?
Sud uber alles per quel poco che capisco.Ma confesso che è veramente poco ( e non solo sui vini aggiungerei )
7)Il tuo piatto preferito ?
A me piace tutto !
8)Il piatto che ti piace di più cucinare ?
E chi ti ha detto che mi piace cucinare ?
9)La tavola è perte sofferenza o piacere ?
GODURIA !
10)Se potessi scegliere te , senza limitazioni, dove organizzeresti il Melmo-day ?
Un Melmo itinerante in Italia, bevendo solo vini della regione in cui ci troviamo.
11)Il pranzo (o la cena ) perfetto con il tuo prossimo marito Bob (detto Andrea...) lo immagini dove ? Come ?
Bob non mi porta mai a cena perchè ha "il braccino corto" !
12)Carne o pesce ?
Ripeto, a me piace tutto, ma per una cenetta in due preferisco pesce,in compagnia carne.
13)Dolce o salato ?
Senza dubbio salato.
14) Il nome di una pietanza a cui non sai proprio resistere ?
Patate...quasi in tutte le salse, ma fritte o al forno sono da capogiro !
15)Qual è la città italiana alla quale pensandoci ti viene subito fame?
16)Abbina una città straniera ad una pietanza.
18)Il vino più buono che hai bevuto è…?
19) Sei una grande lettrice di libri di ogni tipo: abbinaci l’ultimo libro che ti è piaciuto ad un bicchiere di vino di tuo gradimento.
20)Sei anche una “divoratrice” di film: quale attore, o attrice, inviteresti a cena (con Bob ovviamente, se no me mena…) e dove lo/a porteresti?
21)Se ti proponessero di fare il lavoro che fai adesso per una azienda enogastronomia, accetteresti?
22) Cosa non ti piace del paese in cui vivi? E cosa invece ti piace?
23)L’ultima è l’immancabile alla Marzullo: nella vita meglio Vincere o Convincere?
Pensiero finale :
Io il vino (soprattutto se rosso) lo bevo proprio volentieri (se poi lo accompagno a salumi e formaggi è proprio il massimo!), ma non ci capisco davvero niente e, visto che ho 20-22 neuroni funzionanti, pure quel poco che so non me lo ricordo!
lunedì 28 maggio 2007
Gnocchetti Sardi all'Adriana
Ingredienti per 4 persone
Gr. 350 di gnocchetti sardi
Gr. 150 di pancetta affumicata a cubetti
10
pomodorini ciliegini
Gr. 200 fior di
ricotta
Olio e sale q.b.
ESECUZIONE
Mettere a bollire abbondante acqua salata, nel frattempo, in una capiente padella, soffriggere i cubetti di pancetta in un velo di olio extra vergine; lavare, asciugare, tagliare e privare dei semi i pomodorini; quando la pancetta sarà diventata trasparente aggiungere i pomodorini ed un pizzico di sale lasciare cuocere qualche minuto mescolando quindi aggiungere la ricotta precedentemente lavorata con una forchetta; lasciare insaporire il tutto a fiamma dolce per qualche minuto.
Nell’acqua in ebollizione cuocere la pasta per 10 minuti o, quanto richiesto dalla confezione; aggiungere uno o due cucchiai di acqua della pasta all’intingolo preparato mescolando bene.
A cottura ultimata scolare la pasta, versarla nella padella del sughetto mantecare bene e servire il piatto caldissimo.
Buon appetito
sabato 26 maggio 2007
La Pensione Eva, di Andrea Camilleri.
Nenè ha quasi 17 anni, anzi 16 e mezzo per la precisione, quando comincia a domandarsi che tipo di posto sia la Pensione Eva.
Il mondo di un adolescente in quell’età piena di misteri e aspettative mentre la guerra e i terribili bombardamenti degli angloamericani cominciano via,via a farsi piu’ pesanti.
Siamo infatti nel pieno della seconda guerra mondiale.
Questo è in sintesi il succo di questo superpremiato libro di Camilleri.
Le prime paure e le prime esperienze di un ragazzino che fra mille tensioni e fra i tanti stenti che la guerra procura assumono i colori delle conquiste.
La prima volta da tenere nascosta a tutti, meno che agli amici del cuore.
Le cene organizzate di nascosto all’interno della Pensione nel giorno di chiusura della stessa e le confidenze raccolte alle ragazze che ogni 15 giorni cambiano e che diventano uno, o forse l’unico modo, di scoprire il mondo che va oltre il confine di Vigatà.
E poi le tante storie che animano la Pensione…
A me è davvero piaciuto molto.
Una delle migliori realizzazioni di Camilleri al di fuori di "Montalbano", vola via in un pomeriggio.
La Pensione Eva, editore Mondadori, prezzo 6,00 Euro.
Marco.
venerdì 25 maggio 2007
I marchi di qualità
es. di prodotti DOP: prosciutto di parma, pecorino sardo, mozzarella di bufala campana;
es. di prodotti IGP: lardo di Colonnata, pomodoro di Pachino
STG - Specialità Tradizionale Garantita (TSG - Traditional Speciality Guaranteed), ha il compito di valorizzare una composizione tradizionale del prodotto o un metodo di produzione tradizionale, ma non fa riferimento ad un'origine.
es. di prodotti STG: mozzarella
Questo sistema di tutela introdotto dalla legislazione europea nel 1992 è molto simile ad alcuni sistemi già presenti in alcuni stati europei: in Italia dal 1963 è in vigore la Denominazione di Origine Controllata (DOC), in Francia esiste l'Appellation d'Origine Contrôlée (AOC), in Spagna la Denominación de Origen.
La Denominazione di Origine Controllata (DOC) è un sistema di certificazione nazionale della qualità di prodotti agroalimentari. In seguito all'entrata in vigore nel 1992 dei marchi DOP, IGP e STG questo sistema di certificazione è stato utilizzato esclusivamente per contraddistinguere i vini di qualità:
- Vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita: il marchio DOCG indica il particolare pregio qualitativo di alcuni vini DOC di notorietà nazionale ed internazionale. Per la certificazione DOCG sono richiesti requisiti tra i quali l'imbottigliamento nella zona di produzione e in recipienti di capacità inferiore a cinque litri
es. Chianti, Spumante Franciacorta;
- Vini a Denominazione di Origine Controllata: il marchio DOC indica vini di qualità originari di zone limitate richiamate nel nome del vino. Le caratteristiche enochimiche (estratto secco, acidità totale,...) ed organolettiche (colore, odore, sapore) devono rispettare precisi requisiti fissati dai Disciplinari di Produzione;
In Italia ci sono attualmente oltre 300 DOC e più di 20 DOCG. Per l'elencazione si rimanda a siti specializzati.
Agricoltura biologica, è un marchio regolato dal regolamento CEE n.2092/91. Può essere apposto volontariamente dai produttori di prodotti sottoposti a un controllo e risultati composti da ingredienti di cui almeno il 95% ottenuti con il metodo biologico. L'agricoltura biologica considera l'intero ecosistema agricolo, sfrutta la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati, promuove la biodiversità dell'ambiente in cui opera ed esclude l'utilizzo di prodotti di sintesi (salvo quelli specificatamente ammessi dal regolamento comunitario) e organismi geneticamente modificati.
Tra i marchi privati:
Garanzia Biologico Amab, dell'Associazione Mediterranea Agricoltura Biologica;
Bioagricert;
Garanzia Aiab;
Demeter;
Stefano
giovedì 24 maggio 2007
Venerdi sera abbiamo bevuto…
La ricetta che ci ha propinato mia moglie verrà descritta, è stata già desritta su “questi schermi”, io vorrei fare un breve riassunto di quello che abbiamo bevuto.
Quattro vini di quattro regioni diverse.Quattro bianchi particolari.
Quattro buoni vini.
Ha aperto le danze quello che personalmente mi è piaciuto di più: il Grecante di Arnaldo Caprai.
Tredici gradi e mezzo, uve grechetto 100%, anno 2006.Lungo al naso e inconfondibile in bocca.
Tanto di cappello a questo prodotto dal coso ragionevolissimo di 10 Euro.
Poi abbiamo bevuto il Lis della cantina Lis Neris .
Cinque grappoli sulla guida dell’Ais 2007, quattordici gradi e un misto di tre uvaggi: 50% Pinot Grigio, 30% Chardonnay e 20% Sauvignon.
Un po’sotto le nostre attese considerando anche il costo intorno ai 22 Euro.
E’ piaciuto molto a Simona che però lo ha definito un po’ “puzzoso di piede”.
Il terzo è stato il Verdicchio di Matelica della semi sconosciuta cantina Terra Vignata.
Anche questo tredici gradi e mezzo, uve verdicchio 100%, anno 2004.
Riportato dalla nostra incursione in terra marchigiana si è presentato troppo chiuso, forse ha pagato la temperatura "rigida" del frigo da dove l’abbiamo tirato fuori troppo a ridosso della degustazione. Nel finale ,quando si era un po’ scaldato, ha ritrovato parte del suo caratteristico profumo. Non ha colpito in senso positivo né Bob (detto Andrea…) né Dona che lo bevevano per la prima volta. Non ricordiamo qual è stato il suo prezzo.
L’ultimo vino bevuto è stato un Etna Bianco Superiore Pietramarina della cantina Benanti.
Dodici gradi e mezzo, uve Carricante 100% , anno 2003.
A mio giudizio questo vino è stato bevuto troppo caldo…
Comunque è stato il preferito di Bob ed ha recuperato “posizioni” sul finale anche per Dona e per me.
Bevendolo si capisce perché l’anno precedente, il 2002, abbia preso i cinque grappoli dalla guida dell’Ais. E’un vino consistente e abbastanza profondo.
Personalmente mi aspettavo qualcosa in più dal naso, ma comunque mi ha fatto un’ottima impressione.
Il costo dovrebbe aggirarsi intorno ai 20 Euro ed è da ritenersi ampiamente giustificato soprattutto se si considera il fatto che viene dato come vino da invecchiamento e quindi da scoprire negli anni.
A chiudere la solita panoramica fotografica con il caminetto di fondo...anche questa volta non poteva mancare.
Marco.
mercoledì 23 maggio 2007
Chi brinda stasera ?
Mafaldine con asparagi e pinoli
Ingredienti per 4 persone:
500g di Mafalde corte (io uso Garofalo)
500g di asparagi
1/2 limone
50g di grana grattugiato
50g di pinoli
noce moscata
olio extravergine d’oliva
sale (sarebbe la mucca!)
Cominciamo….
Lessiamo gli asparagi in acqua salata, da quando l’acqua inizia a bollire direi di attendere 15 minuti (ovviamente se comprate asparagi di diametro come quello di un palo della luce è il caso di attendere un pochino di più e comunque col metodo empirico non si sbaglia mai: assaggiateli!);
dovete avere l’accortezza di lessarli un una pentola stretta e alta in modo da poterli sistemare “in piedi” per far restare le punte (che devono ammorbidirsi ma non cuocersi troppo) fuori dall’acqua.
Scoliamo gli asparagi, tagliamo le punte e teniamole da parte.
Facciamo a pezzetti il resto degli asparagi e mettiamoli in un contenitore.
Aggiungiamo ora il succo del limone, il parmigiano, un pizzico di noce moscata, 6 cucchiai di olio,
un pochino di sale e 40g di pinoli.
Frulliamo il tutto con il minipimer fino ad ottenere una crema omogenea.
Ora possiamo cuocere le mafaldine e nel frattempo facciamo scaldare una piccola padella antiaderente dove faremo tostare i restanti pinoli.
Se la crema che abbiamo preparato precedentemente vi sembra troppo densa diluitela con qualche cucchiaio dell’acqua di cottura della pasta.
Scoliamo le mafaldine e condiamole con la crema di asparagi, mettiamole sul piatto e per concludere guarniamo con le punte di asparagi messe da parte, una spolverata di grana, una di noce moscata e con i pinoli tostati!!!!!!!!!!
Cià
Simo
( Da “ Il meglio di Sale e Pepe” con qualche rivisitazione principalmente sui dosaggi)
martedì 22 maggio 2007
Conosciamo meglio i Melmo's members....
Con questa intervista inauguriamo una nuova..."rubrica" del blog che ci terrà compagnia per otto settimane e ci porterà a conoscere uno alla volta tutti i protagonisti del mitico Melmo Club.
Cominciamo da Manena per tre motivi: perchè ha vinto la prima edizione, perchè lavora sempre tanto e non ha mai tempo di venire sul blog e perchè rappresenta sempre un po' piu' degli altri l'anima critica del gruppo. Alcune volte tocca a lei l'ingrato compito di richiamare qualche membro troppo assetato...
Per il resto è una persona solare, un'amica su cui si puo' sempre contare e soprattutto una sforna-aggettivi per ogni pietanza e vino che capita a tiro.
Che dire di più ?
1)La prima cosa che ti viene in mente quando pensi al Melmo-day ?
Ad un gruppo di Ubriaconi dal quale ovviamente, come partecipante, mi escludo.
2)Il Melmo-day che ti è piaciuto di piu’ ?
“The first” perché preferisco il Vino Rosso e ….perchè era la prima volta!
3)Se potessi organizzare il Melmo in un posto qualsiasi, dove lo organizzeresti ?
Sicuramente non in un posto pubblico!
4)Se ci ripensi ti sorprendi che ai Melmi sei arrivata una volta prima e le altre volte sul podio, oppure dopo aver vinto il primo avresti voluto fare en-plein ?
E’ la fortuna del principiante, visto che in cultura “vini” sono ignorante. Non conoscevo alcuno dei vini da me e da Igor acquistati.
5)Dammi un aggettivo ,anche burlone(parolacce comprese…) , per ogni Melmo’s boys e uno per ogni Melmo’s girls.
No comment.
6)L’ultima volta che hai mangiato tantissimo quale è stata ?
Mangio sempre troppo!
7)La tavola, in generale, per te è sofferenza o piacere ?
E’ sempre un enorme piacere!
8) Rossista o Bianchista ?
Ribadisco: rossista.
9)Vino o spumante ?
Vino.
10)Il miglior locale dove sei stata ?
Ovviamente tenendo fuori il vino perché io non bevo e quindi non lo ordino mai: Lo Spuntino!
11)Il miglior vino che hai mai bevuto ?
Putroppo non ricordo né la casa né l’anno ma solo che era un Chianti ed era buonissimo, capodanno 2005.
12)Abbinami almeno tre scrittori che preferisci a tre tipi di vino….
Non sono all’altezza di rispondere a questa domanda!
13) Abbinami gli stessi tre scrittori a tre pietanze (primi o secondi fai tu)…
Neanche a questa perché non credo di essere così abile in cucina da abbinare uno scrittore ad un piatto!
14) Meglio la carne o il pesce ?
Entrambi.
15)Ti ci vedresti mai presidentissima di una azienda enogastronomia ?
No, credo proprio di no, preferisco i prodotti non “mangerecci”.
16) La città italiana alla quale pensandoci ti viene subito…..fame ?
Forse Napoli, per la fantastica pizza napoletana!
17)La città straniera che abbini immediatamente ad una pietanza o ad una bevanda ?
Valencia= Paella e Barcellona= Patate Brave.
18) Berresti un calice di Champagne con….
Nessuno, perché non mi piace !
19)Il tuo capo/a si invita a cena da te, che gli cucini ?
Niente di particolare, quello che mi potrei mangiare se fossi a cena da sola, una qualsiasi cosa!
20)Una persona che ti piace molto culturalmente ti chiede di mostrargli qualcosa di tipico del tuo territorio, enogastronomicamente parlando, lo porti in fraschetta o da Colonna a Labico ?
In nessuno dei due posti, sicuramente gli farei cucinare una squisita coda alla vaccinara da mia madre, che con questa pietanza è insuperabile, il tutto accompagnato da buon pane casereccio per fare la mitica scarpetta!
21) Meglio il dolce o il salato ?
Il dolce.
22)La “cosa” a tavola a cui non sai proprio resistere è…..?
Al prosciutto crudo....
23)L’ultima è, inevitabilmente, alla Marzullo: nella vita meglio vincere o convincere ?
Vincere!
Pensiero finale:
Come avrete capito l’arte enogastronomia non è il mio forte e questo costituisce il primo motivo perché non intervengo sul blog il secondo è che dal lavoro non posso accedervi e a farlo da casa non ci penso proprio!
Spero di aver soddisfatto la vostra curiosità!
lunedì 21 maggio 2007
Voci di corridoio...
Cosa ha avuto di positivo la serata? Siamo stati insieme, abbiamo mangiato una buona pizza e gustato un aperitivo gratis!
Eh sì, l'aperitivo è stato offerto da alcuni membri del Melmo per festeggiare due cose...un compleanno passato da poco e un matrimonio ancora lontano ma che ha rallegrato gli animi di tutti! Ad oggi il 50% dei membri di questo esclusivo club è felicemente coniugato: hanno iniziato i giochi i coniugi Marco e Simona, li hanno seguiti i neo-coniugi Stefano e Roberta...e pare sia giunto il turno dei futuri coniugi Andrea e Donatella! In tutto questo mi chiedo...ma Manena e Igor quand'è che ci fanno mangiare?!?!
Ancora non si pronunciano...basta che non mi fregano e si sposano prima di me (con Bob non si può mai sapere...)!!!
Tornando al matrimonio dei coniugi Lissoni (che poi è il matrimonio MIO e di Andrea)...abbiamo fatto un approssimativo conto dei possibili invitati e siamo sui 130...100 di Donatella e 30 di Andrea!
Bob è peggio del piccolo Remì, solo e abbandonato!!! Per riscattarsi da questa tristezza e dagli stenti di una vita, il piccolo Bob-Remì pare che per il suo matrimonio voglia stupire parenti e amici (per chi arriva a capire queste finezze)...voci di corridoio dicono che il vino che scorrerà a fiumi quel giorno sarà questo...Bob confermerà??
Dona
domenica 20 maggio 2007
...MI RODE...
Visto che mi rimproverate per la mia scarsa presenza sul Blog, stamane armata di buoni propositi ho scritto un post relativo alla nostra seratina di ieri...ma dove sarà finito?? Io mo non c'ho il tempo di riscriverlo, devo stendere i panni...ma vi giuro che c'era! Per stavolta perdonatemi e aspettate con pazienza che mi riaccosti a questo meraviglioso strumento!...Dona tapina...
sabato 19 maggio 2007
Mambo - Perchè tutto sembri vero
venerdì 18 maggio 2007
Tracciabilità e rintracciabilità
Per attuare un sistema di rintracciabilità bisogna spiegare che cosa si intende per profondità e per estensione della rintraccibilità di filiera.
Per profondità della filiera si intende la definizione dell'origine e della fine della filiera, includendo le organizzazioni coinvolte e le fasi produttive connesse. Per estensione della rintracciabilità di filiera si intendono i componenti rilevanti che possono includere le materie prime, gli additivi, i semilavorati ed i materiali di imballaggio. Sulla base della norma UNI 10939 un'organizzazione appartenente alla filiera (generalmente l'ultima azienda produttrice) può richiedere la certificazione di conformità alla norma ad un ente di certificazione indipendente.
Stefano
PS Quell'immagine del prosciutto a inizio post mi mette una fame........
mercoledì 16 maggio 2007
Conosciamo meglio un amico del blog...
Marco è una delle due sciagurate persone che ha avuto, non molto tempo fa, l'idea di ospitare ben quattro Melmo's members in casa sua.
E' un grande conoscitore di vino e uno che quando "si trova" gode a pieno dei piaceri della tavola.
Perfetto scopritore di piccoli dettagli e di indizi confortanti in materia di enogastronomia ( non per niente si è sposato una sommelier...) non sbaglia mai un locale o un vino, ha però un piccolo difetto.
E' della rioma vi chiederete ? No....ho detto piccolo.
Non gli piace molto scrivere.Per cui, coadiuvato dal "fortissimo"Stefano, ho avuto l'idea di fargli un'intervista a cui lui si è sottoposto ben volentieri.
Eccovi domande e risposte, ma fate attenzione che i prossimi intervistati potreste essere Voi.
1)E’ la tua prima intervista internetiana ?
SI,E’ LA PRIMA!
2)Definisci con un aggettivo il blog del Melmo Club ?
BEN FATTO.
SOPRATTUTTO DOPO L’AGGIORNAMENTO DELLA GRAFICA!
3)Dagli un voto ?
7.
4)Quante articoli hai letto ed hai detto questi sono scemi ?
NON RICORDO IL NUMERO…MA ALCUNI SCEMI CE NE SONO!
5)Quante volte hai pensato a scriverne uno per loro ?
SEMPRE!
6)Ok,ok ti stiamo rompendo le palle….allora veniamo al dunque.
Ti definisci un bevitore di vino medio,medio alto o di tipo spugnesco ?
NEL PASSATO SPUGNESCO...NEL PRESENTE UN BEVITORE MEDIO...NEL FUTURO SPERO DI RESTARE UN BEVITORE MEDIO !
7)La peggior “botta” alcolica l’hai presa in occasione di ….?
DEL MIO CONGEDO.
8)Sei un bianchista o un rossista ?
ADORO ENTRAMBI SENZA DISTINZIONE ALCUNA.
9)Vino bianco in assoluto che ti piace di piu’ delle Marche?
QUESTA DOMANDA NON E’ FORMULATA BENISSIMO. QUINDI RISPONDERO’ CONSIDERANDO I VINI CHE PER ME RAPPRESENTANO MEGLIO LA TIPICITA’ E LE PECULIARITA’ DEI VITIGNI MARCHIGIANI E CHE PREFERISCO.
BIANCO: VERDICCHIO “CANTORI’” AZ. AGR. ACCADIA
10)Vino bianco in assoluto che ti piace di piu’ di tutta Italia ?
GEWURZTRAMINER.
11)Vino rosso che ti piace di piu’ della Marche ?
LACRIMA DI MORRO D’ALBA – CANTINA PREFERITA IN ASSOLUTO STEFANO MANCINELLI.
12)Vino rosso che ti piace di più d’Italia ?
BRUNELLO DI MONTALCINO.
13)Sei come Noè che salva l’umanita' dal diluvio universale…quale vitigno salvi tra queste coppie?
Nebbiolo o Pinot Nero ?
NEBBIOLO.
14)Sangiovese o Nero d’Avola ?
SANGIOVESE.
15)Verdicchio o Pinot Bianco ?
VERDICCHIO.
16)Fai salire sull’arca un Monaco che ricordera’ il metodo champagne oppure ti “accontenti” di chi sa fare bene lo spumante ?Oppure lasci a terra tutti e due e imbarchi l’enologo del franciacorta ?
FACCIO SALIRE CHI SA FARE BENE LO SPUMANTE.
17)Se potessi decidere tu ti faresti presidente dell’Ais per un anno oppure organizzatore per i prossimi 10 anni della sagra della lacrima a Morro d’Alba ?
ORGANIZZATORE SAGRA DEL VINO LACRIMA.
18)La bottiglia che berresti con tua moglie per una ricorrenza speciale è…?
PATHOS 2001 – AZ. AGR. SANTA BARBARA.
19)La bottiglia,anzi le bottiglie, che stapperesti con gli amici per una ricorrenza speciale sono…?
LACRIMA DI MORRO D’ALBA.
20)Sei in un pranzo di lavoro importantissimo, l’interlocutore ti guarda in ogni tua piccola mossa per decidere se fare o meno l’affare (da milioni di euro) con te.
Tu ordini un Sassicaia 2001, lo assaggi ed è eccellente, ma lui alla prima occasione aggiunge l’acqua al tuo bicchiere del vino, che fai ?
SE TRATTO UN AFFARE DA MILIONI DI EURO VUOL DIRE CHE...
21)Le ultime due sono alla Marzullo.
Fatti una domanda e datti una risposta.
NO COMMENT!
22)E poi: è meglio vincere o convincere ?
CONVINCERE VINCENDO!:-)
Tante grazie a Marco ed alla prossima.
martedì 15 maggio 2007
AV Onlus e Av Gallery
Cerchiamo una casa molto speciale. I soliti affittasi o vendesi non sono in
grado di proporcela. Perché noi desideriamo una casa in cui si possano prendere
a cuore…i cuori di chi soffre. Potenzialmente, tutti. L’innamorato ha i battiti
cardiaci accelerati, lo stressato pure e c’è ancora chi li ha deboli. Ben altri
sono però i cuori a cui siamo interessati. E sono quelli, sanissimi a un
elettrocardiogramma, qual era quello di Antonio, che improvvisamente vanno in
tilt. “Morte improvvisa” dice, infatti, la cruda diagnosi. Postuma. La mamma e
il fratello Pierluigi, sconvolti dal dolore per la scomparsa della sua giovane
vita, a soli 34 anni, mentre ancora si interrogano sul perché sia potuto
accadere, hanno trovato la risposta all’oscuro disegno divino: la morte di
Antonio può rappresentare la vita per altri, inconsapevoli di covare il suo
stesso male. E’ nata così la Fondazione ONLUS che porta il suo nome. E,
successivamente, il proposito di realizzare un luogo di riferimento, aperto a
tutti, al quale rivolgersi per aiuto e assistenza. Sarà questa la CASA PER IL
CUORE. Quella di Antonio è nell’Infinito a lui tanto caro. a qui egli vigila e
suggerisce. Grazie a quanti collaboreranno alla realizzazione dell’iniziativa.
Oltre alla lodevole iniziativa di trasformare un grande dolore in un gesto di affetto verso il resto del mondo, l'AV Onlus si segnala per l'AV Gallery: un posto interessantissimo che ci ha permesso di venire a conoscenza della stessa Onlus e delle sue iniziative.
L’AV Gallery nasce per offrire ad artisti noti e meno noti la possibilità di
esprimere il proprio talento in piena libertà.Presso l’AV Gallery si organizzano
incontri a tematiche varie, vernissage, esposizioni di idee e/o prodotti. Vi
trova, altresì, spazio oggettistica e artigianato di varia provenienza acquisito
dalla Fondazione o alla stessa donato da suoi sostenitori.L’AV Gallery è a
disposizione per altre iniziative no-profit ed anche per chiunque sia
interessato ad uno Spazio di Idee da valorizzare.I fondi raccolti tramite l’AV
Gallery sono destinati alla Fondazione Antonio Valentino Onlus o verso altre
iniziative no-profit di volta in volta selezionate.Un’idea, quella dell’AV
Gallery, che speriamo condivisa da quanti credono nel nostro lavoro e nel comune
desiderio di dare.
Presso l'AV Gallery abbiamo festeggiato la partenza di una nostra amica per un periodo lavorativo all'estero, abbiamo assistito la presentazione del libro "Mambo - Perchè tutto sembri vero" (dove io e Roberta abbiamo anche vinto il primo e secondo premio in una piccola prova di abilità), abbiamo acquistato alcuni oggetti in vendita come quelli che si vedono nelle foto in alto e, tramite il sito, scoperto le tante iniziative da loro portate avanti. Abbiamo sopratutto conosciuto brave persone, che si spendono per una causa giusta e che hanno il coraggio e la volontà di raggiungere i loro obiettivi perseguendoli con idee innovative e creative, e creande un tema di riflessione intorno ad una tragedia.
Secondo noi, un bel posto da visitare, che per di più aiuta la gente e la fa riflettere. Iscriversi alla loro newsletter è gratuito e porta a conoscenza dei tanti eventi che propongono. Il sito è un utile strumento per capire meglio di che si occupano e contiene anche informazioni scientifiche preziose sulla loro attività di ricerca.
Fondazione Antonio Valentino Onlus
AV Gallery - Viale Angelico, 2 00195 – Roma
tel. 06/37512216 – fax 06/3755536
sito internet: www.avonlus.org
e-mail: info@avonlus.org
e-mail: avgallery@virgilio.it
lunedì 14 maggio 2007
Cucina italian style, nuovo lusso a New York
sabato 12 maggio 2007
Degustiamo e valutiamo insieme (2a parte)
Siamo all’esame olfattivo, il secondo in ordine cronologico che si dovrebbe fare quando si degusta un calice di vino.
L’esame olfattivo è dei tre quello che forse “spaventa” di più. Questo perché ci vengono propinati da TV, guide e siti web una gamma di sentori e profumi ai più sconosciuti e incomprensibili non solo dal punto di vista tecnico, ma spesso anche a livello di lingua italiana e/o cultura generale.
Tutta questa premessa per rassicurare tutti voi lettori. Il patrimonio olfattivo varia infatti da persona a persona e, aspetto questo incoraggiante, può essere sempre e costantemente ampliato. Partendo quindi dal presupposto che nessuno può riconoscere in un vino un odore che non ha mai sentito in vita sua, diamo alcune regole di base per cercare di capire cosa aspettarsi portando un calice di vino sotto al naso, cosa apprezzare e cosa no.
Anzitutto un consiglio: quando si degusta un vino è importante prendere il bicchiere per il calice. Infatti tenendo la mano sulla coppa eventuali odori o profumi presenti possono interferire con il vino (ad esempio sapone o gocce di profumo) e la temperatura della mano potrebbe alterare quella di servizio del vino (cosa importante per i vini bianchi perché l’aumento della temperatura accentua quegli aspetti che sono considerati negativi per questa tipologia).
Veniamo all’esame vero e proprio. La prima cosa che si dovrebbe cercare di valutare è la presenza o meno di difetti. Quello più comune in assoluto che chiunque – una volta sentito – può riconoscere, è l’odore di tappo. Ci sono poi tutta una serie di “puzzette” che sono ad esempio la muffa o l’aceto e che in linea di massima sono difetti. In alcuni casi “puzzette” e odori a primo acchitto non gradevoli possono essere presenti perché il vino è stato molto tempo in bottiglia e prima ancora in botte per l’affinamento e la maturazione. È il caso dei grandi rossi. Il suggerimento in questo caso è quello di muovere il vino nel bicchiere e aspettare un po’ di tempo (che varierà a seconda del periodo di affinamento che il vino ha fatto) e poi rimettere il naso nel bicchiere per sentire cosa è cambiato.
Una volta eliminato il discorso difetti si passa all’intensità che è intesa sia in termini di quanto i profumi e gli odori si percepiscono, sia in termini di quanti odori e profumi si riconoscono. Ora, mentre la scheda di valutazione dell’esame olfattivo AIS ci propone di analizzare l’intensità, la persistenza e la qualità oltre a dare una descrizione dei sentori che si riconoscono, la scheda Melmo presenta invece una suddivisione più semplice e di facile approccio e una valutazione decimale, proprio come per l’esame visivo.
Nella scheda Melmo sono presenti l’intensità, la complessità e la qualità. Se la definizione di intensità coincide con quella appena data, quella di complessità indica le caratteristiche che il bouquet del vino in esame presenta.
Gli odori presenti nel vino sono classificabili in diverse famiglie, ma sono essenzialmente di tre tipologie e per il momento ci limitiamo a descrivere queste ultime.
Profumi di tipo primario. Appartengono a questa tipologia gli odori varietali e cioè quelli tipici di alcuni vitigni. Ci sono degli odori che si trovano e che caratterizzano certi vitigni come ad esempio la rosa che è l’odore tipico del vitigno Lacrima di Morro d’Alba, o la salvia che è quello tipico del Sauvignon o il peperone che è quello tipico del Cabernet (sia franc che sauvignon). Appartengono a questa tipologia anche i vitigni cosiddetti aromatici come la Malvasia, il Moscato, il Brachetto o il Gewürztraminer (il sapore tipico dell’uva lo si ritrova preciso come odore nel vino).
Profumi di tipo secondario. Sono quei profumi che il vino inizia a prendere già durante la pigiatura dell’uva e sono i sentori di frutta e fiori (in generale la frutta agrumata, tropicale e a buccia bianca come pure i fiori bianchi e gialli si ritrovano nei vini bianchi, mentre la frutta rossa e i fiori rossi si trovano nei vini rossi). C’è da fare anche un discorso sul grado di maturazione/appassimento/cottura/conservazione che hanno questi fiori e frutta, ma poi andremo fuori da questo discorso generale.
Profumi di tipo terziario. A questa ultima categoria appartengono quei profumi e quei sentori che sono dati al vino dall’affinamento e sono ad esempio i sentori di tostatura (caffè, cioccolato, tabacco ecc) e di speziatura (cannella, pepe, vaniglia, liquirizia ecc).
Da questa breve introduzione è facile capire cosa aspettarsi da un vino di pronta beva e cosa da un vino importante.
La qualità è la valutazione più soggettiva tra le tre.
Indica infatti un giudizio di insieme che chi degusta, in considerazione della intensità e della complessità, si è fatto sul vino. Questo dipende da tanti fattori come ad esempio il cibo che si sta mangiando insieme al vino (a volte l’abbinamento sbagliato toglie completamente la voglia di continuare la degustazione), e non ultima la condizione psicologica ed emotiva che si ha al momento della degustazione. C’è poi anche un fattore biologico: pare infatti che la sensibilità agli odori del vino sia più spiccata ed accentuata nelle donne.
A gentile richiesta ha scritto questo articolo
Emanuela (inviata del Melmo Blog a Jesi)
venerdì 11 maggio 2007
Guardate quest'uomo.....
giovedì 10 maggio 2007
"Tre storie d'amore" di Montalban
Qual è il limite estremo del desiderio ?Fino a dove può arrivare la leggerezza del vivere femminile ?
mercoledì 9 maggio 2007
Baccalà alla veneta e orecchiette povere
Un paio di ricette provate sabato 5 maggio in occasione della visita di amici a casa. Entrambe le ricette le abbiamo trovate su dei libri di cucina, ma le abbiamo modificate (negli ingredienti come nel nome) per venire incontro ai nostri gusti.
Ingredienti (per 4 persone): 1/2 kg di baccalà già ammollato; 250g. pomodorini pachino; 2 gambi di porro; olio; sale;
Orecchiette Povere Povere
Ingredienti (4 persone): 1/2 kg di orecchiette (noi abbiamo usato le De
Cecco, e non sono male); 4-5 acciughe sott'olio extravergine; 150 g di mollica
di pane raffermo (almeno un paio di giorni); 1 cucchiaio di olio extravergine; sale; pepe.
Preparazione: prendere il pane raffermo, togliere la crosta e ottenere la sola mollica; sbriciolarla in piccoli pezzetti, possibilmente omogenei (l'operazione è abbastanza lunga e mette a dura prova la tenuta dei polsi). Preparare in una casseruola le acciughe con un cucchiaio di olio e accendere il fuoco; man mano che prendono il bollore le acciughe tenderanno a sfaldarsi: aiutare questa operazione con un cucchiaio di legno, fino che non si saranno completamente sciolte; a questo punto aggiungere il pane e farlo tostare per un paio di minuti, aggiungendo abbondante pepe e dell'olio se si dovesse attaccare al fondo. Lessare la pasta, scolarla un minuto prima della cottura completa e metterla a mantecare con il composto in casseruola. Spargere un altro po' di pepe e mescolare bene (per evitare che il pane rimanga in basso). Servire.
Varianti: non ho avuto modo di provare ma potrebbe essere un'idea quella di aggiungere del pecorino nel piatto, che sta bene con le alici. La ricetta originaria prevedeva le acciughe sotto sale.
Stefano e Roberta
martedì 8 maggio 2007
Taverna degli Archi
"Mannaggia - dice Marco - mi dispiace che Stefano non le possa
assaggiare".
"Non ti preoccupare - dice Stefano".
"Ma non ti piacciono proprio i funghi?"
"No, non li sopporto, non li mangio mai".
"Vabbè, dai, ma prova ad assaggiarli".
"No, non le voglio!"...
Belvedere Ostrense (AN)
visitato: domenica 29 aprile a pranzo
lunedì 7 maggio 2007
"Il Clandestino"
Si adagia su una piccola porzione di spiaggia di Portonovo, rubando metri di sole a bagnanti e turisti ,ma dando la possibilità di unire un paesaggio incantevole ai piaceri della buona tavola. Mi dicono che il proprietario, il noto chef di fama internazionale Moreno Cedroni, non si faccia mai vedere…peggio per lui perché la “location”, come direbbe uno dei tanti top manager in circolazione, varrebbe almeno una visita a settimana.
Ho avuto il piacere di mangiare due volte un boccone al Clandestino.
Un pasto vero e proprio la prima volta che ci sono andato, quasi un anno fa, e l’aperitivo insieme a tutta “la truppa” lunedì scorso.
Il servizio è stato sempre dinamico e gentile. Le pietanze sempre stuzzicanti e piene di quelle “scatolette” fiore all’occhiello del genio di Cedroni. E come si può dimenticare l’olio che viene servito? Quattro o cinque tipi diversi, tutti rigorosamente gran cru e con sapori di fondo particolari che ti fanno richiedere più’ volte il pane caldo per poterli assaggiare tutti.
Forse i ricordi un po’ sfumati della prima volta, in cui mangiai dentro, mi portano a preferire l’aperitivo consumato pochi giorni fa. O forse il fatto che ci siamo seduti fuori e abbiamo sorseggiato un buon vino (a proposito Marco ci ricordi il nome? grazie…) tra il profumo del mare e la leggera brezza che ci avvolgeva.
Senza nulla togliere ai posti dentro.Specialmente nelle stagioni di mezzo, quando non fa caldo.
I tavoli posti a ridosso delle finestre sono un po’ rialzati e ti permettono la vista del mare e del suo spumeggiare classico.
Il massimo per chi vuole mangiare qualcosa di insolito e di insolitamente buono, rilassarsi e godere di un ottimo paesaggio.
Qualcuno penserà che nella descrizione del posto ho esagerato…non è vero.
Andateci e forse aggiungerete qualche complimento.
Il Clandestino
Baia di Portonovo (AN)
tel. 071 801422
Marco.
venerdì 4 maggio 2007
Primo maggio improvvisato...
...avevamo già deciso di andare a fare un giretto a Vallelunga con le motine...Andrea (detto Bob) e Dona contro la famiglia Campa.
Bob si era preparato sin dalla mattina presto col tutone da mazzinga e fatto colazione con vodka e redbull.
Arriviamo in circuito il tempo tiene ma turni non ne troviamo,primi liberi alle 16.00.
Niente paura a Bob viene l'idea di invitarsi a mangiare dai Campi a pranzo e poi tornare nel pomeriggio...ok si và.
Campa invece della caprese con l'insalatina accende il fuoco per la brace e tira fuori salcicce e spuntature.Non è l'ideale prima del giretto in pista ma essendo ospiti ci sembra brutto rifiutare.
Intanto il tempo inizia a guastarsi...
Ci guardiamo a vicenda e Campa esclama:"apriamo il brunello!!!" Bob senza pensarci: "e vabbè..."
Vi lascio immaginare come è finita...2 bott di Brunello e 1 di Radici per avere una comparazione...vabbè il tempo è brutto la panza è piena e in pista ce annamo n'artra vorta!!!...ma che mangiata!!!
Il brunello di Montalcino Banfi 2001 mi ha stupito positivamente.
Anche considerando il fatto che la cantina Banfi viene considerata un pò commerciale, secondo me è un'ottimo vino,magari và lasciato respirare un pò ma dopo è veramente buono...anche dopo la seconda boccia
Il Radici 2000 Mastroberardino un vino buono sicuramente ma piatto secondo me sia di olfatto che di gusto e finale.
Non vale il costo.
Vince il Banfi ma di gran lunga.
le mie schede nei commenti.
Andrea (detto anche Bob)