mercoledì 16 dicembre 2009

Antico Ristorante da Pagnanelli a Castel Gandolfo.

Presi dalla voglia di una serata diversa e da un richiamo di pesce buono da mangiare, lunedi 31 Agosto abbiamo deciso di andare a cena in questo ristorante amato-odiato-consigliato-sconsigliato da tanti e conosciuto da tutti.
Era parecchio tempo che non ci tornavamo, quando eravamo "solo" fidanzati e poi "solo" sposati, ogni tanto eravamo soliti rilassarci nella verandina del locale...

Il posto è rimasto quasi uguale a come lo ricordavo, non ho visto accorgimenti particolari, è sempre molto elegante, caloroso e accogliente.
La verandina che da sul lago è sempre un bel posto dove mangiare accompagnati da un ottimo panorama e, in quella serata, da un sottile brezza che non disturbava affatto.
Ottima la distanza tra i pochi tavoli che possono esser sistemati "lungolago", non si sta larghissimi, ma la sistemazione è fatta in maniera intelligente e pratica.
Il servizio è stato da subito freddo, abbastanza professionale, ma un po' distaccato, quasi distratto.


Chi mi conosce sa che non sopporto consigli reiterati o pietanze e vini "spinti" all'inverosimile...però le persone che ci hanno servito, con buone maniere e gentilezza, mi son sembrate scollegate con la realtà: nessun consiglio, nessuna parola in piu',nessun gesto di attesa paziente di fronte ad un'incertezza di scelta da parte nostra.
Tra i due eccessi, preferisco comunque questo, ma dal servizio di Pagnanelli mi sarei aspettato quel "punto in piu'" che è lecito aspettarsi.
Passiamo alla pappa e al bere.
Il menu è abbastanza vasto e lascia una scelta ottimale.
Si divide tra mare e montagna.
Noi abbiamo, come già detto, optato per il mare, ma anche la montagna aveva scelte apprezzabili, almeno sulla carta.
In ogni piatto mi è sembrato di vedere un incontro tra la cucina ricercata e ingredienti di base semplici.Non sono un cuoco e dunque potrei sbagliare, ma questa è stata la mia impressione e questo scrivo.
La lista dei vini è gigantesca, c'è una scelta imbarazzante, ma i ricarichi sono mediamente troppo alti, alcuni "spaziali".
Vengono preferite giustamente alcune regioni ad altre ed alcune Case ad altre.
Mi ripeto: ben fatta come struttura, ma prezzi in alcuni casi davveri irritanti.
Io ho scelto un bianco di Tasca D'Almerita,il Nozze d'oro dell'annata 2007.


Questo qui in alto è stato l'antipasto di Simo.
Si tratta di un'insalata di polpo con zucchine, patate, calamaro e seppioline.
Davvero ben fatta: sapore delicato e porzione ottima.
Io ho evitato, come al solito,l'antipasto, ma ho speluccato dal piatto di mia moglie...l'ho fatto per confermare le sue ottime impresssioni...;-)


Il primo scelto da Simo sono stati gli gnocchetti al tartufo con vongole e calamari.
Mia moglie è rimasta molto soddisfatta e, con il senno di poi, ha giudicato questo piatto come il migliore della serata.
In effetti devo dire che anche a me ha fatto una grande impressione...
Ma anche il mio primo piatto scelto non è stato da meno.


Si tratta di fettuccine al nero di seppia con polpo e fragoline di bosco.
Molto buono, anzi di piu'.
Nero di seppia perfetto nella quantità, nella qualità e nel sapore non troppo invadente, ma consistente, come piace a me.
Il polpo, perfettamente cucinato, era morbido e delicato e le fragoline, che dovevano sembrare assolutamente fuori di testa come abbinamento, sono state il vero jolly del piatto.
Se ci si aggiunge anche che la porzione è stata ottima, direi che di piu' non si poteva proprio avere...e chi mi conosce sa quanto sono esigente...


Sui secondi la scelta era stata altrettanto ardua.
Avevamo volutamente scartato i secondi tipici di mare, a esempio la frittura o la grigliata, che comunque erano presenti in minima parte sul menu.
Simo ha scelto il cartoccio trasparente di specialità mediterranea.
La foto, sopra, rende poco.
I pescetti usati per il piatto sono tutti molto buoni, l'incontro di sapori è ottimo, così come la quantità e l'aspetto.
E' un piatto che va provato per capirlo fino in fondo perchè la descrizione puo' arrivare fino ad certo punto.
Vi invito a farlo e poi mi capirete.


Io come secondo ho optato per il pesce spada con mandorle e marsala.
Nell'insieme un buon piatto, ma molto al di sotto dello standard della cena.
Il pesce spada era un po' insipido e "cozzava" un po' con le mandorle.
Di sicuro è stato il piatto peggiore della serata, ma comunque abbondantemente sopra la sufficenza.

A chiudere la magnifica serata una porzione di anguria per me, vi risparmio la foto, e una frutta un po' particolare per Simo.


Si tratta di pesche cotte al vino con crema.

Il conto finale sarà di 131 euro e comprende anche una bottiglia d'acqua.
Il vino ha inciso per 25 euro.

In conclusione direi che la serata è stata ottima sotto molti punti di vista e molto buona sotto altri.Sono solito alla fine dare qualche consiglio, sotto forma di critica, ma in questa occasione non ne riesco proprio a dare.
L'ambiente è sempre molto bello e curato, la cucina l'ho trovata rinnovata rispetto all'ultima volta e sicuramente migliorata.
Se proprio volessi cercare l'ago nel pagliaio, direi che quel mobiletto all'entrata con gli accessori "da vino" stona un po'...però siamo davvero alle minuzie e poi avendo desinato fuori l'ho visto solo per pochi secondi, all'entrata e all'uscita.

Dice un mio amico:"Quando un locale "esce" da qualche guida...è il momento migliore per andarci, perchè sta investendo in cucina e materie prime quello che prima buttava in pubblicità..."
Non so se sia questo il caso, ma All'antico Ristorante Pagnanelli l'uscita da qualche guida ha giovato molto.


Marco.

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